mercoledì 28 dicembre 2011

"Inertizazzione amianto" pensieri tecnici personali

Nella nostra provincia,fortunatamente, si stanno mobilitando per la realizzazione di un sito per la bonifica dell'amianto,a partecipazione statale,con dislocazione a Gianico.
Il progetto non penso sia in fase avanzata e con fondi già avviati,comunque il processo consiste nell trattamento termico dell'amianto portandolo a una temperatura che permette la vetrificazione e quindi la trasformazione della fibra in amianto in un materiale vetroso difficilmente solubile in acqua e difficilmente inalabile se non viene lavorato.
Fin qui il processo è un ottima soluzione eliminando la maggior parte dei rischi delle discariche di amianto attuali comportano alle coltivazioni,alle falde e alla futura organizzazione del territorio,ma premetto che non esistono progetti o inertizazzioni sempre perfette in ogni condizione.
Per questo motivo applicherei 6 regole base per non ledere alla popolazione circostante ed agli operai adibiti a quella lavorazione:(1)automazione più completa possibile vicino ai forni di trattamento
(2)distanza maggiore possibile tra abitato e il centro di inertizzazione
(3)struttura edile composta in maniera che il forno sia al centro e diversi strati e porte dividano il centro di lavorazione dal reparto di manutenzione con presenza di operai e filtri aria.
(4)come già previsto dal progetto proposto al pubblico riutilizzo aria uscita forno in circuito chiuso con raffreddamento e riimissione nel forno per ridurre al minimo il particolato di aminato e recuperarlo nella zona di raffreddamento.
(5)bassa quantità lavorata giornaliera in proporzione alla distanza dal centro abitato in caso di guasto e quantità di lavorato annuo in base alla leggera emissione di particolato nella zona limitrofa al sito
(6)utilizzare per il trasporto specifici container resistenti e pressurizzati con possibilità di ricicolo aria prima dell'apertura
Bernardi Nicola